Una breve passeggiata, nemmeno tanto tale, prima di pranzo. Raggiungo una siepe a 100 metri da casa, e mi fermo lì. Un concerto di canti, tra Capinere, Merli, Cinciallegre, e un paio di Fiorrancini scatenati, mai domi.
Nessun camuffamento, solo una ferma attesa a ridosso di un arbusto rigoglioso, che mi cela, solo nominalmente, dallo sguardo degli alati folletti.
Cinciallegra (Parus maior), colorato vagabondo che ama aggirarsi tra gli alberi alla ricerca di cibo.
Un ritmico tamburellare sul tronco degli alberi annuncia la presenza del Picchio rosso maggiore (Dendrocopos maior).
Comune tra i nostri quartieri, la Tortora dal collare (Streptopelia decaocto) ha "soppiantato" suo malgrado la più schiva Tortora selvatica, specie oggi in pericolo di estinzione in Italia e non solo.
Codibugnoli (Aegithalos caudatus), piccoli e instancabili uccellini dalla coda lunga, spesso quando senti il loro richiamo, una specie di sordo "frrr-frrr", devi aspettarti l'arrivo di un piccolo squadrone, che sciama tra le fronde di qua e di là.
Il fiorrancino (Regulus ignicapilla), assieme al Regolo sono i più piccoli rappresentanti in Europa della Classe Aves. Dal verso molto acuto, tanto che molti non riescono proprio a sentirlo, sono assai complicati da fotografare. Come tutti i piccoli uccelli, non stanno mai fermi.
Capinera (Sylvia atricapilla), un soave cantante frequente nelle nostre lande, la femmina dal capo marrone-aranciato, nero invece nel maschio. Si nutre, come molte specie, anche delle gustose bacche dell'edera.
Il Merlo (Turdus merula), maschio e femmina si distinguono per la colorazione, nera nel maschio, marrone - spesso screziato - nella femmina. Anche loro abili canterini, da prima dell'alba alla notte, anch'essi ghiotti dell'edera.
Che fortuna avere ancora tanti soggetti da fotografare vicino a casa; qui da me invece resta poco, a parte le gazze, e i pochi soggetti interessanti passano sempre lontani
Beh diciamo che serve molta pazienza, a prima vista non si muove nulla nemmeno qui, se non rimani in ascolto silente e paziente. Poi anche poche decine di metri sembrano fare una grande differenza sulla quantità di "vita" in movimento...
E poi l'occhio e l'orecchio diventano abili con l'esperienza.